La Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato un aggiornamento degli indicatori statistici sul clima, ampliando e perfezionando il set informativo introdotto nel 2023.
Si tratta di strumenti elaborati con il contributo tecnico di diverse banche centrali nazionali – tra cui la Banca d’Italia – con l’obiettivo di rafforzare la capacità del sistema finanziario di analizzare la finanza sostenibile, monitorare la transizione verso un’economia a basse emissioni e valutare i rischi fisici connessi al cambiamento climatico.
L’aggiornamento introduce metodologie di stima più avanzate e sfrutta l’accesso a dati sempre più completi, migliorando la qualità, la precisione e la copertura informativa degli indicatori.
Gli indicatori statistici sul clima sono articolati in tre macro-aree:
1. Finanza sostenibile:
offrono una panoramica complessiva sulle emissioni e sui rimborsi di obbligazioni green emesse e detenute dagli operatori dell’area euro, ampliando l’insieme delle informazioni disponibili (tra cui durata originaria, valuta, tipologia di tasso). Questi miglioramenti rispondono anche agli obblighi di rendicontazione previsti dalla G20 Data Gaps Initiative – Recommendation 4 on Climate Finance, favorendo una maggiore comparabilità internazionale.
2. Rischi di transizione:
misurano l’esposizione degli intermediari finanziari ai rischi legati al processo di decarbonizzazione. Gli indicatori utilizzano dati sulle emissioni di CO₂ e sull’intensità carbonica di titoli e prestiti nei portafogli bancari, permettendo di valutare la vulnerabilità delle attività finanziate rispetto a politiche climatiche più stringenti o a cambiamenti tecnologici.
3. Rischi fisici:
quantificano la vulnerabilità dei portafogli finanziari a eventi naturali estremi connessi al cambiamento climatico – come alluvioni, incendi, frane, erosione costiera, uragani e stress idrico – e consentono di stimare l’esposizione geografica e settoriale delle istituzioni. Tali indicatori rappresentano uno strumento essenziale per la gestione del rischio e la definizione di strategie di resilienza climatica.
Nel complesso, l’aggiornamento rafforza in modo significativo la capacità del sistema finanziario europeo di integrare i rischi climatici nei processi decisionali, contribuendo a una maggiore trasparenza e allineandosi alle migliori pratiche internazionali.



